Di Spiriti e Polvere (La Saga dei Discendenti) by Valentina Pinzuti

Di Spiriti e Polvere (La Saga dei Discendenti) by Valentina Pinzuti

autore:Valentina Pinzuti [Pinzuti, Valentina]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: ebook
editore: TEA
pubblicato: 2023-10-17T22:00:00+00:00


36

Una nave piccola, leggera e veloce. L’equipaggio minimo per governarla. Abbastanza fondi per carburante, suppellettili, cibo e paghe.

La lista di necessità che lo separava dall’arrivare a Celia, e ritrovare Mys, sembrava a Liam invalicabile come una serie di trincee. Si era sentito così vicino a una conclusione, solo per poi rendersi conto, alla luce del giorno, quante fastidiose questioni di carattere pratico ancora restassero d’intralcio.

Il giorno prima, Liam aveva convocato mister Mellem per avere una visione d’insieme sulle risorse a sua disposizione per finanziare una spedizione. La reazione del contabile aveva oscillato tra lo sconforto e l’imbarazzo. L’opzione migliore sarebbe stata organizzare una nave capace di condurlo, in condizioni di viaggio favorevoli, all’arcipelago di Doirlinn in tre o quattro giorni, ma richiedeva una disponibilità economica tale che solo la vendita dell’intera tenuta, al netto di tutti i debiti contratti, avrebbe forse potuto coprirla. E sarebbe stato comunque un processo troppo lungo e laborioso per poterlo prendere in considerazione. L’alternativa meno dispendiosa era arrivare fino a Kalen tramite un passaggio su un mercantile e poi da lì trovare il modo di proseguire verso l’arcipelago. Oltre a essere un viaggio più lento, era però anche più rischioso, con maggiori probabilità di essere scoperto o intercettato. Agire in fretta e in segreto restava il modo migliore per cogliere Celia di sorpresa. Ma, per farlo, Liam aveva bisogno di denaro.

Arrivò al Palazzo del Consiglio in tarda mattinata. Oltrepassò il viavai di funzionari carichi di carte e cartelle di cuoio, mercanti in cerca di udienza o scambi di favori e inviati dei bollettini sempre affamati di indiscrezioni, fino all’area riservata al Consiglio.

Rallentò il passo. Thedora Le Brume stava uscendo dallo stesso ufficio al quale anche lui era diretto. La donna concluse i saluti con un cenno del capo e s’incamminò in direzione opposta insieme all’assistente, un uomo impettito e lustrato dai ricci biondi che la seguiva a un rigoroso passo di distanza.

Attese di vederli scomparire al di là dell’angolo, prima di bussare.

«Ci penso io, zio», rispose da dentro la voce di Lysanne. Spalancò la porta, pensando forse di ritrovare la Consigliera. Sgranò gli occhi quando vide che era lui. «Wilhelm.»

«Ciao, Lysanne.»

Lysanne si scansò per farlo entrare. Aveva le dita macchiate da sbavature d’inchiostro, un dettaglio per Liam familiare e che, a quanto pare, non dava segno di cambiare.

Urien era seduto in una delle tre poltrone disposte a semicerchio al centro della stanza. Come la sua persona, il mobilio era sobrio ma elegante, con imbottiture e tessuti color crema che bilanciavano la tonalità rossastra del legno di ciliegio. Sulla scrivania c’erano degli schizzi di progetti tecnici, tracciati in quella che Liam riconobbe come la grafia di Lysanne.

«Questa sì che è una sorpresa», disse Urien, andandogli incontro.

«Almeno quanto lo è stato vedere chi hai appena incontrato», gli fece notare Liam.

Si chiese di cosa avessero discusso con Le Brume, e se tutti i discorsi di Urien sull’opporsi alla guerra con Oskal non fossero che fumo, una sfaccettatura di una partita giocata da diverse angolazioni. «Pensavo che tu e Le Brume aveste opinioni opposte su certe linee di azione.



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